Dio, salvami da notti senza poesia: i precipizi, se non ci sei, mi uccidono. Mascheriamo le disperazioni floride e tacite con gare di sopravvivenza ed il premio è un altro giorno da cancellare.
In un punto dietro la mia schiena riponi l'equilibrio delle danze astrali: col tuo dito sorreggimi quando al mondo oscillo.
Crea per me imprevisti, giorni di penombra, cieli disonesti e irregolari.
Poi, regalami aurore.