Esistere senza interruzioni
di gioia, di vestiti, di vuoto,
ascoltando cinguettii
d’estate
tra questi innumerevoli muri.
Tutto passa attraverso il sangue:
la prigione e l’oblio, il velo rosso stretto sul capo e
l’aria aperta tra
le nuvole.
Sulla mia carne e quella
delle mie sorelle
banchettano corvi accorati,
mentre siamo ancora in vita,
figlie di nessuno,
proprietà della terra.
La libertà e la rabbia nelle nostre vene
e mattini di tregua
nel buio della casa.