Nell’angolo della finestra ho visto un film sulla staticità, da qualche parte in questa casa c’è un male sordo per l’orizzonte nelle vostre foto.
Ho provato ad immaginare quanto pesassero i vostri corpi insieme e ti mentirei se ti dicessi di non aver dovuto arginare fiumi, piantare alberi, difendermi dal torrente.
Da qualche parte in questo corpo ci sono angoli ancora deboli agli urti. Si allargano quando prendo una penna in mano.
Ti capita mai di pensare al lavoraccio di drenare tutta l'acqua che ti sei lasciato indietro?
Chissà cosa è stato di te che mi ha convinta, una volta che sembra andare avanti ancora, come una luce accesa che qualcuno ha trascurato di spegnere.
Ti capita mai di chiederti se stia ancora pagando le bollette del tuo passaggio? Chissà qual è stato il punto esatto nel cosmo in cui mi hai mentito e io ho creduto che davvero t’importasse delle cose piccole e bistrattate.
Da te, tuttavia, ho imparato l’amore per i libri usati.