Qui, nei giochi d’ombra che mi inondarono di silenzio, ferma sul ciglio strettissimo di una vita miserabile e sospesa come campi arsi da crudele siccità, è dove incontrai Dio e non lo riconobbi.
Nei tempi lenti in cui emersi, dopo, dal seme, riuscii a sentire il Suo peculiare modo di bussare, le risposte della luce, le strette fessure sul legno mentre si allargavano.