tuo
sui miei fogli
per destinarti al mondo
luminoso,
mattino di primavera
e sussulto,
prima parola
e ultima.
Il succinto
con te
è un concetto ripido
e impercorribile
scrivo
e non ti mischi
al pulviscolo,
un pomeriggio.
Si nasconde
per un po'
nella catasta di ore
che sposto
non pensandoti,
l'incauta idea
che covai
di averti.
Polvere
e mutamenti di bozzoli
ha portato maggio.
Anche il ricordo
di me
che compro due tazze
uguali.
Sdraiata sul grande letto
ho sorriso.