31/12/2024
la tua immagine è sorretta
da un paio
di usignoli in volo.
Ogni tanto provoco
il riserbo nei tuoi occhi
con parole come fari,
silenzi,
e tentativi fruttuosi di farti ridere.
Immagino di averti
e rimani sempre forma
irrealizzata
e ferma.
Fuori da me,
i tuoi baci sul viso
sono una calda coperta
e il tuo
narrare
assomiglia alla tenerezza
dei mattini
d'inverno
e alla loro durezza.
Ti regge in piedi
una dicotomia che mi spaventa
simile al rischio
che corro
di essere felice,
parlare
non parlare.
Persino tu ti muovi nel breve
della mia vita
come i sogni,
ti dicevo,
che dimentico appena mi sveglio.