scanso invano la grandine,
le braccia nella calca,
gli insistenti
spilli
di ogni sguardo
addosso.
Cerco
il balsamo che lenisca,
la brezza,
il tempo
quando si dilata
una lunga corsa
via
da me.
Adesso
sono questa,
mi compone tutt'altro
che grazia.
Corro tra i rovi
supplicando
ad ogni graffio
che ritornino le carezze
impercettibili
al mattino,
le rivelazioni
negli spicchi di luce
il Tuo canto
dentro.
Che ritorni
il tempo
quando il mondo
era nuovo
e gli specchi sussurravano
eccoti.