4/5/2022


Le bambine e i bambini a cui ho insegnato, che ho abbracciato, che mi hanno abbracciata, che ho consolato, che ho protetto, che mi hanno messa di fronte a una forte e viva pazienza sconosciuta, che mi hanno fatta ridere di nascosto perché non si sciupasse la loro ingenuità divina, che mi hanno fatta commuovere per il silenzio troppo grande e loro troppo piccoli, che mi hanno consegnato la loro sconfinata, preziosissima fiducia, che mi hanno salutata nei corridoi guardandomi in attesa, con le loro gare per stringere la mia mano, il regalo di tantissimi disegnini affinché non dimenticassi mai questi mesi.
Hanno giocato con me perché fosse reciproco il vedersi davvero, mi hanno regalato margheritine contro i rimproveri, senza lasciare andare la mia mano alla fine del giorno.
I bambini e le bambine che si sono sostenuti e adorati con una incrollabile tenacia, hanno compiuto l’insperato miracolo di tirarmi fuori dall’abisso con le loro braccine forti e benedette.